Discografia

Omaggio alla figura di Edward “Duke” Ellington attraverso una scelta delle sue straordinarie composizioni, alcune delle quali poco note e poco suonate (come “Jump for Joy” – tratto dall’omonimo musical revue del 1941 – o “Blues of The Vagabond”, o ancora “Old King Dooji”). Ma c’è spazio anche per pezzi come “Morning Glory”, “Low Key Lightly”, tutti rivisti per la formazione chitarra/ contrabbasso/batteria. 

Angelo Lazzeri chitarra
Guido Zorn contrabbasso
Alessandro Fabbri batteria

Our favorite Ellington

Omaggio alla figura di Edward “Duke” Ellington attraverso una scelta delle sue straordinarie composizioni, alcune delle quali poco note e poco suonate (come “Jump for Joy” – tratto dall’omonimo musical revue del 1941 – o “Blues of The Vagabond”, o ancora “Old King Dooji”). Ma c’è spazio anche per pezzi come “Morning Glory”, “Low Key Lightly”, tutti rivisti per la formazione chitarra/ contrabbasso/batteria. 

Angelo Lazzeri chitarra
Guido Zorn contrabbasso
Alessandro Fabbri batteria

Dopo Pianocorde e StrayHorns dedicati rispettivamente agli archi ed agli ottoni, Alessandro Fabbri torna con un lavoro dedicato alla famiglia del legni. L’organico si avvale di una peculiare versione del quintetto di fiati in cui la tradizionale presenza del flauto (qui nei suoi diversi tagli), del corno, del fagotto e dell’oboe, sono affiancati dai saxes e dall'”ewi”, uno strumento digitale, in varie combinazioni che fanno di Five Winds  un’ampia tavolozza cromatica. Il repertorio, quanto mai variegato, comprende composizioni originali di Fabbri appositamente pensate per la formazione, oltre ad elaborazioni di brani di autori del jazz contemporaneo come Four Winds di Dave Holland, Silent Brother di Luca Flores od ancora No Baby di Steve Lacy, anche questi arrangiati e curati dal batterista. Una essenziale sezione ritmica completa l’organico.

Five Winds si avvale della partecipazione di un solista prestigioso: Pietro Tonolo, uno dei maggiori sassofonisti che il jazz contemporaneo, non solo europeo, ci invidia.

Sebastiano Bon flauto (C, G, basso)
Simone Santini saxes (alto, piccolo in Eb), oboe,ewi
Elia Venturini corno
Davide Maia fagotto
Guido Zorn contrabbasso
Alessandro Fabbri batteria
Pietro Tonolo sax tenore e soprano

Five Winds

Dopo Pianocorde e StrayHorns dedicati rispettivamente agli archi ed agli ottoni, Alessandro Fabbri torna con un lavoro dedicato alla famiglia del legni. L’organico si avvale di una peculiare versione del quintetto di fiati in cui la tradizionale presenza del flauto (qui nei suoi diversi tagli), del corno, del fagotto e dell’oboe, sono affiancati dai saxes e dall'”ewi”, uno strumento digitale, in varie combinazioni che fanno di Five Winds  un’ampia tavolozza cromatica. Il repertorio, quanto mai variegato, comprende composizioni originali di Fabbri appositamente pensate per la formazione, oltre ad elaborazioni di brani di autori del jazz contemporaneo come Four Winds di Dave Holland, Silent Brother di Luca Flores od ancora No Baby di Steve Lacy, anche questi arrangiati e curati dal batterista. Una essenziale sezione ritmica completa l’organico.

Five Winds si avvale della partecipazione di un solista prestigioso: Pietro Tonolo, uno dei maggiori sassofonisti che il jazz contemporaneo, non solo europeo, ci invidia.

Sebastiano Bon flauto (C, G, basso)
Simone Santini saxes (alto, piccolo in Eb), oboe,ewi
Elia Venturini corno
Davide Maia fagotto
Guido Zorn contrabbasso
Alessandro Fabbri batteria
Pietro Tonolo sax tenore e soprano

“Un cameo che dimostra quanto Fabbri abbia compreso la poetica del proprio ispiratore, la cui musica è un timido suggerimento pronunciato sottovoce, mai un tumultuoso proclama. Aveva ragione Catone: “Più i fiumi sono profondi e più scorrono con minor rumore”
Luca Bragalini (dalle note di copertina)
    
Dopo la frequentazione del repertorio di Billy Strayhorn in trio (Fabbri, Giammarco Tavolazzi), il gruppo si cimenta ora nella rilettura di alcuni dei capolavori del medesimo autore, musicista emblematico ed indissolubilmente legato al nome di Ellington, con l’ausilio di una formazione più ampia caratterizzata da una nutrita rappresentanza di strumenti ad ottone.
Gli arrangiamenti e le rielaborazioni di alcuni dei più noti temi ma anche di alcune perle meno conosciute, sono curati da Alessandro Fabbri e Maurizio Giammarco e, pur tenendo fede alla lezione compositiva dell’autore, aprono spazi interpretativi in cui la sezione degli ottoni non si limita alla stesura di fondali e sostegni armonici ma, grazie alla scrittura accurata, interviene da protagonista nello svolgimento dei brani e nell’esposizione dei temi.
Ampio spazio, infine, è dedicato ai solisti di  ai quali si aggiunge Roberto Rossi, uno dei migliori trombonisti del nostro panorama musicale.

StrayHORNS

“Un cameo che dimostra quanto Fabbri abbia compreso la poetica del proprio ispiratore, la cui musica è un timido suggerimento pronunciato sottovoce, mai un tumultuoso proclama. Aveva ragione Catone: “Più i fiumi sono profondi e più scorrono con minor rumore”
Luca Bragalini (dalle note di copertina)
    
Dopo la frequentazione del repertorio di Billy Strayhorn in trio (Fabbri, Giammarco Tavolazzi), il gruppo si cimenta ora nella rilettura di alcuni dei capolavori del medesimo autore, musicista emblematico ed indissolubilmente legato al nome di Ellington, con l’ausilio di una formazione più ampia caratterizzata da una nutrita rappresentanza di strumenti ad ottone.
Gli arrangiamenti e le rielaborazioni di alcuni dei più noti temi ma anche di alcune perle meno conosciute, sono curati da Alessandro Fabbri e Maurizio Giammarco e, pur tenendo fede alla lezione compositiva dell’autore, aprono spazi interpretativi in cui la sezione degli ottoni non si limita alla stesura di fondali e sostegni armonici ma, grazie alla scrittura accurata, interviene da protagonista nello svolgimento dei brani e nell’esposizione dei temi.
Ampio spazio, infine, è dedicato ai solisti di  ai quali si aggiunge Roberto Rossi, uno dei migliori trombonisti del nostro panorama musicale.

con la partecipazione del gruppo “ARCHAEA”
Mauro Fabbrucci Violino
Vieri Bugli Violino
Marcello Puliti Viola
Damiano Puliti Violoncello
Filippo Pedol Contrabbasso
 

Pianocorde

con la partecipazione del gruppo “ARCHAEA”
Mauro Fabbrucci Violino
Vieri Bugli Violino
Marcello Puliti Viola
Damiano Puliti Violoncello
Filippo Pedol Contrabbasso
 

Drezda
Neptune
Magoo
Amazonia
My own Blues
Ringin’ Bells
Bye Bye Blackbird

Quarte

David Liebman, Alessandro Galati, Ares Tavolazzi, Alessandro Fabbri

Drezda
Neptune
Magoo
Amazonia
My own Blues
Ringin’ Bells
Bye Bye Blackbird

Tan-go
Jitterbug Waltz
Gonzales
Domino
Egeo
Little Umbrellas
Strange blues
Angelica
La boca

Rosso Fiorentino

Alessandro Fabbri, Ruben Chaviano, Nico Gori, Paolo Ghetti (+ Paolo Cardoso, Luca Gelli, Sebastiano Bon)

Tan-go
Jitterbug Waltz
Gonzales
Domino
Egeo
Little Umbrellas
Strange blues
Angelica
La boca

I’ll Keep Lovin’ You
Milano
Zenzero
Angelica
Azure
Poisson Dancer
Magoo
Milano (take2)
Zenzero (take2)
African Flower

Echoes of MJQ

Paolo Birro, Alessandro Di Puccio, Paolo Ghetti, Alessandro Fabbri

I’ll Keep Lovin’ You
Milano
Zenzero
Angelica
Azure
Poisson Dancer
Magoo
Milano (take2)
Zenzero (take2)
African Flower

Cd1:
Ombre
L’ultimo ospite
Gazpacho
Fraseggio in Mi bemolle
Domino
Melodia infinita

Cd2:
Diva
Foggy waltz
Parks
La breve storia di un re chiamato popolopò
Minor tango
Ruby my dear
Deep

Sound&Score

Barga Jazz Big Band Philology 2001

Cd1:
Ombre
L’ultimo ospite
Gazpacho
Fraseggio in Mi bemolle
Domino
Melodia infinita

Cd2:
Diva
Foggy waltz
Parks
La breve storia di un re chiamato popolopò
Minor tango
Ruby my dear
Deep

Sack o’woe
Jeannine
Thing’s are gettin’ better
This here
A little taste
Save your love for me
Hamba Nami
Wabash
Dat there
Cereal killer

A Taste of Cannonball

Alkaline Jazz trio + Mike Turk – organic music 9708
Alberto Marsico, Alessandro Di Puccio, Alessandro Fabbri, Mike Turk

Sack o’woe
Jeannine
Thing’s are gettin’ better
This here
A little taste
Save your love for me
Hamba Nami
Wabash
Dat there
Cereal killer

Pictures
Sister Sadie
Watch out
Don’t let the sun catch you crying
Moon rays
How far can you fly
Pepe
Blues for Alice in wonderland
Gee baby, ain’t I good to you
Bebop on strode rode

Alkaline

Alessandro Di Puccio, Alberto Marsico, Alessandro Fabbri; guests: Tiziana Ghiglioni, Simone Santini – Splasc(h) 1998

Pictures
Sister Sadie
Watch out
Don’t let the sun catch you crying
Moon rays
How far can you fly
Pepe
Blues for Alice in wonderland
Gee baby, ain’t I good to you
Bebop on strode rode

If six was nine – andante allegro con testo a fronte splasc(h) cdh 663.2 musiche di Erik Satie, Charles Mingus e Frank Zappa.

Ogive #1
Preludi Flaccidi/Dog Breath
For Mingus
Gymnopedie #2
Fables of Mingus
Ogive #3
Pentecoste
Ogive #1
Verdure

If six was nine – andante allegro (con testo a fronte)

Lucia Cappelli, Diego carraresi, Sergio Gistri, Dario Cecchini, Stefano Scalzi, Alessandro Fabbri

If six was nine – andante allegro con testo a fronte splasc(h) cdh 663.2 musiche di Erik Satie, Charles Mingus e Frank Zappa.

Ogive #1
Preludi Flaccidi/Dog Breath
For Mingus
Gymnopedie #2
Fables of Mingus
Ogive #3
Pentecoste
Ogive #1
Verdure

La nuova america
Don giovanni
Straniero
E penso a te
Il Salame
Si viaggiare
Ecco i negozi
I giardini di marzo

Battisti

Tiziana Ghiglioni, Maurizio Caldura, Paolo Birro, Alessandro Di Puccio, Leonardo Pieri, Lello Pareti, Alessandro Fabbri – Philology 1998

La nuova america
Don giovanni
Straniero
E penso a te
Il Salame
Si viaggiare
Ecco i negozi
I giardini di marzo

Madeleinettes
Marta del 2000
Skipper
Now I see
Logicus corazon
Repubblica
Ozio

Ozio

Libens – featuring Jean “Toots” Thielemans e Maurizio Giammarco – VVJ 004.

Maurizio Lazzaro; Alessandro Di Puccio; Lello Pareti; Alessandro Fabbri

Madeleinettes
Marta del 2000
Skipper
Now I see
Logicus corazon
Repubblica
Ozio

If six was nine
Little wing
Castels made of sand/Indians
Angel
Driftin’
Third stone from the sun
A purple lady in voodoo

If six was nine

If six was nine – La musica di Jimi Hendrix per jazz ensemble – splasc(h) cdh 376.2

Lucia Cappelli, Diego carraresi, Sergio Gistri, Dario Cecchini, Stefano Scalzi, Alessandro Fabbri

If six was nine
Little wing
Castels made of sand/Indians
Angel
Driftin’
Third stone from the sun
A purple lady in voodoo

Bessie
Puzzle
Senza parole
Bobera
Meu amigo
Blessed monday
6 gennaio

Bobera

LIBENS quintet, 1988, Phrases-Clac records; Maurizio Lazzaro; Alessandro Di Puccio; Stefano Cantini; Lello Pareti; Alessandro Fabbri.

Bessie
Puzzle
Senza parole
Bobera
Meu amigo
Blessed monday
6 gennaio

It’s Monk’s Time  
Monk’s mood
Epistrophy
Ruby my dear
Straight no cahser
For I have to know them all
Pau
Made in good fate

Streams

Tiziana Ghglioni sextet: Tiziana Ghiglioni, Luca Bonvini, Maurizio Nunez Caldura, Luca Flores, Franco Nesti, Alessandro Fabbri – Splasc(h) Records CDH 104-2

It’s Monk’s Time  
Monk’s mood
Epistrophy
Ruby my dear
Straight no cahser
For I have to know them all
Pau
Made in good fate